Slither

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Scritto da: robertoama 04/07/2006 10.04


Dio me ne guardi di farti la guerra ma... stai perdendo colpi. Forse ti manca di già Gianluca? Te la sei presa che s'è sposato con un'altra?

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Che te devo dì... Hai ragione...
L'unica cosa che posso dire a mia discolpa è che erano le 2.43 del mattino...

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Scritto da: .pazuzu. 04/07/2006 20.53

Che te devo dì... Hai ragione...
L'unica cosa che posso dire a mia discolpa è che erano le 2.43 del mattino...

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Scusami ancora Marco ma... per nostra fortuna Viviana non ha accesso ad internet, e quindi al Forvm, altrimenti... sarebbessero dolori pe' tuti! (Pace all'anima sua!)
Però se te sente se ariggira nella tomba!

Ps "Che te devo di'", con l'apostrofo e non accentato! L'apostrofo serve ad indicare che hai tagliato una parte della parola, come "po'" che in realtà nasce da "poco". (Almeno mi sembra di ricordare così.)

PPs Che IDDIO mi fulmini!

Pardon

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Scritto da: robertoama 05/07/2006 12.18

Ps "Che te devo di'", con l'apostrofo e non accentato! L'apostrofo serve ad indicare che hai tagliato una parte della parola, come "po'" che in realtà nasce da "poco". (Almeno mi sembra di ricordare così.)

Pardon

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Forse ti sfugge che stavo parlando in dialetto romano, come Gioacchino Belli.

"Pardon" non dirlo a me ma a lui.

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Scritto da: robertoama 05/07/2006 12.18

Ps "Che te devo di'", con l'apostrofo e non accentato! L'apostrofo serve ad indicare che hai tagliato una parte della parola, come "po'" che in realtà nasce da "poco". (Almeno mi sembra di ricordare così.)

Pardon

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Inoltre, riporto da "Materiali didattici di italiano per stranieri, a cura di Roberto Tartaglione e Giulia Grassi, Scuola d'Italiano Roma" in riferimento ad un testo di Ettore Petrolini:


NOTE LINGUISTICHE E CENNI DI DIALETTO ROMANESCO


te vonno ammazzà = ti vogliono ammazzare

TE: In dialetto romano tutti i pronomi in -i (mi, ti, si, ci, vi) terminano in -e:
Es: me chiamo, te vedo, se ricorda, ce vado, ve aspetto ecc.

VONNO: è la terza persona plurale del presente indicativo del verbo volere. In romanesco l'intero presente è: vojo, vôi, vô (vôle), vôlemo, vôlete, vonno.
La riduzione del dittongo -uo- a una semplice -ô- è comune in dialetto; per questo ci sono parole come er côco (il cuoco), pôi (puoi), côcere (cuocere), môre (muore), môvere (muovere).
D'altra parte il dittongo -uo- anche nella lingua italiana nazionale mostra di avere oscillazioni: per esempio la parola giuoco vive parallelamente alla parola gioco e nella coniugazione dei verbi nuocere, cuocere e muovere abbiamo spesso alternanza fra -uo- e -o-.

AMMAZZA': caratteristica molto forte del romano è la perdita del -re finale in un verbo all'infinito. Esempi: devo lavorà, vojo partì, posso scrive, me sto a divertì, ecc.

[Modificato da .pazuzu. 05/07/2006 20.45]

Continuera' molto questa "battaglia"? Secondo me e' divertente
correggere solo MassyPasqui...

Comunque a volte si parla (o meglio si digita) molto in fretta,
quindi non si notano le inesattezze...il piu' delle volte
sono errori di battitura...A volte si scrive come si parla, ovvero
in romanesco...non c'e' niente di male no?

Mai sentito parlare di netiquette?

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Scritto da: giovannidm 09/07/2006 16.44
Continuera' molto questa "battaglia"? Secondo me e' divertente
correggere solo MassyPasqui...

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Io mi diverto (divertivo) a correggere solo Pazuzu. (E' che lui ci rosica! ) Un po' come quando giocavamo a Mortal Kombat e...

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Scritto da: robertoama 13/07/2006 14.16


Io mi diverto (divertivo) a correggere solo Pazuzu. (E' che lui ci rosica! ) Un po' come quando giocavamo a Mortal Kombat e...

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Te rompo er Qletto eh...

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Scritto da: giovannidm 14/07/2006 20.22


Te rompo er Qletto eh...

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!omacoig ocoig ehc a 'epas aznes e otadneb erup oluc re opmor eT
!edir emmaf nun aM ?em a otteluc re ipmor uT

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Scritto da: robertoama 16/07/2006 19.45


!omacoig ocoig ehc a 'epas aznes e otadneb erup oluc re opmor eT
!edir emmaf nun aM ?em a otteluc re ipmor uT

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: ...ocouf loc erazrehcs noN

[Modificato da .pazuzu. 19/07/2006 0.27]

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Scritto da: .pazuzu. 19/07/2006 0.24

: ...ocouf loc erazrehcs noN

[Modificato da .pazuzu. 19/07/2006 0.27]

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Ci mancherebbe che non le porti rispetto... mio signore e padrone.