Il giornalista medio(cre)
Io stasera ho preferito non partecipare alla passerella del Circo Massimo, mi sembra una cosetta per famigliuole, e soprattutto mai avrei voluto trovarmi ad acclamare Lippi.
Tornando al tuo discorso, non mi sorprende la reazione dei tedeschi. Sinceramente non mi fa né caldo né freddo, ma sono certo che a parti invertite i giornalisti italiani avrebbero fatto anche di peggio. Pensate a Italia-Corea: il Perugia fu praticamente costretto a vendere Ahn, colpevole solo di averci segnato un gol!
Questo nazionalismo spiccio e questa venerazione acritica e acefala, sono tipici dei giornalisti italiani, capaci solo di criticare il romano di turno, che sia Totti o De Rossi: capisco l'euforia del momento, ma nessuno ha avuto il coraggio di ammettere che abbiamo vinto il mondiale principalmente grazie alla buona sorte che ci ha fatto arrivare in semifinale senza incontrare nemmeno una squadra decente, mentre le squadre più forti del torneo (Brasile, Argentina, Inghilterra e Spagna) si eliminavano tra loro. E anche ora a mente fredda, a 24 ore dalla finale di ieri, nessuno ha ancora avuto il coraggio di dire che con la Francia abbiamo giocato male e se c'era una squadra che meritava di vincere non eravamo certo noi, soprattutto a causa di un allenatore incompetente che quando ha tolto Totti ha rinunciato ad attaccare ed ha concesso alla Francia ulteriori metri: a quel punto non avevamo più il trequartista, ma un centrocampista puro (De Rossi) in più sulla linea degli altri 2 (Gattuso e Pirlo), col risultato di lasciare Makelele e Vieira (prima occupati a marcare il numero 10) liberi di avanzare, e di costringere la squadra prima ad attaccare esclusivamente dalle fasce (missione totalmente fallita) e poi a difendersi ad oltranza con catenaccio e lanci lunghi per 2 attaccanti e un uccellino che non tornavano mai a cercare palla a centrocampo.
E i giornalisti, dimentichi dell'infortunio e del conseguente stato di forma precario, giù a dire che Totti era spento e che ha fallito la grande occasione. Ma è davvero possibile che nessuno di codesti sedicenti esperti s'è accorto che il momento migliore della squadra è stato quando lui era in campo e che quando è uscito l'Italia ha quasi rinunciato ad attaccare?
C'è poco dafare: la stragrande maggioranza dei giornalisti si uniforma sistematicamente al pensiero unico vigente. E' la regola che gli permette di sopravvivere. Ricordatevi questo prima di prendere per buone tutte le cose che vi passa mamma Rai.
[Modificato da .pazuzu. 11/07/2006 2.28]