Scritte a caldo, alle 00.15 nel dopopartita.
Una Roma con moltissime assenze, che tiene il campo benissimo e poi, subìto il secondo gol, si sbraga e affonda. Ben venga la pausa che ci restituirà, si spera, qualche pedina fondamentale per il recupero del terreno perduto nei confronti delle dirette avversarie al quarto posto: unico, magro, obiettivo rimastoci per questa stagione.
DONI - 5: Prova fino all'ultimo secondo a scendere in campo, stringe i denti e si presenta regolarmente in campo. In condizioni fisiche pessime non è nemmeno fortunato perchè nulla può sui cinquetiricinque scagliati in porta dai bianconeri. E per fortuna che su uno di questi c'era Riise. Impotente.
PANUCCI - 6: Torna sulla fascia e ripropone con qualità e grinta il solito lavoro di rottura ripartenza e cross dalla trequarti. Abitudinario.
LORIA - 6: Perde Iaquinta nel primo gol abboccando alla finta di sopracciglio dell'attaccante calabrese. Si rifà nel secondo tempo segnando sotto la sud la bella rete del momentaneo pareggio. Illusorio.
MONTELLA - 6 (dal 19°st): Entra per rendere un pò più pepato l'attacco romanista; pur non rendendosi pericoloso riesce nell'intento prefissato dal mister. Vivace.
MEXES - 5,5: Più sicuro del compagno di reparto (e che ce vò), il francese appare però ancora troppo nervoso ed indisciplinato: qualcuno gli spieghi per favore, presto, che se un compagno subisce un fallo non sansionato non si ripara all'errore dell'arbitro falciando il primo avversario sotto tiro. Fomentino.
RIISE - 6: Sulla fascia fa il suo. Tornato al centro dopo la felice intuizione di Champions alterna cose buone (una su tutte il recupero sul tiro di Del Piero a porta vuota) a cose meno buone (una su tutte la palla persa che libera Del Piero a quel tiro). Two Face.
BRIGHI - 6,5: Sradica palloni dalle caviglie avversarie senza mai fare fallo, più facile anzi che sia proprio lui a subirli. La convocazione di Lippi che arriverà domenica è tutta meritata. Azzurro.
FILIPE - 6,5: Che tocco di palla! E che personalità! Peccato abbia una condizione fisica non ancora accettabile, ma il ragazzo c'è e sembra proprio un campioncino. Filice.
TONETTO - 6,5: Incredibilmente parte esterno a destra, sembra spaesato e soprattutto impacciato perchè deve sempre rientrare sul sinistro per crossare; quando capisce che da quella posizione è più semplice tirare in porta che cercare i compagni diventa addirittura il più pericoloso degli attaccanti. Dopo l'uscita di Loria torna in difesa a sinistra dove può riproporre, bene, il suo solito ruolo. Sciolto.
JULIO BAPTISTA - 4,5: Su prestazioni come questa del brasiliano Donatella Raffai ha fatto la propria fortuna inventandosi la trasmissione "Chi l'ha visto?". Format.
MENEZ - 4: Non capendo l'ironia di chi si chiede dove sia la Bestia, vaga per il campo a cercarlo. Tardone.
D'ALESSANDRO - ng (dal 37°st): Una cattiveria quella di Spalletti nei suoi confronti; perchè farlo esordire sul 4-1 per la Juve? Questa cosa rimarrà per sempre nel tabellino di questo ragazzino di cui si racconta un gran bene. Il primavera tenta comunque di rendere indimenticabile questo suo esordio saltando un paio di avversari e trovando l'ottima risposta di Buffon come unico ostacolo alla possibile rete. Talentuoso.
VUCINIC - 5: Nei primi minuti lascia presagire qualcosa di buono, sembra che si sia messo alle spalle gli ultimi giorni passati più a rimuginare su quel rigore sbagliato che non ad allenarsi; ed invece si spegne col passare del tempo, fino a sparire completamente nel secondo tempo, complice il mal di schiena. Cerino, incerottato
STOIAN - ng (dal 46°st): Ci fosse stato Montella in panca li avrebbe fatti l'aeroplanino quegli inutili 30 secondi finali. Vale il discorso fatto per D'Alessandro con l'aggravante che non può avere nemmeno il tempo materiale per mettersi in mostra. Non sudato.
SPALLETTI - 5: Forse sarebbe stato meno avventato presentare Menez esterno di destra e Tonetto esterno a sinistra: almeno la grande professionalità e il grande impegno di Tonetto lo salvano dalle possibili critiche. Il problema della sua (nostra) Roma è e rimane l'atteggiamento difensivo e il carattere latente nei momenti in cui le cose iniziano a girare male: Riprova ne è che appena subita la rete dello svantaggio spesso la squadra si sfalda, si scioglie, in romanesco "se sbraca". Iniziano ad essere troppe le sconfitte com molti gol di scarto. Ci sta perdere, ma almeno perdere con dignità. Colabrodo.
L'Arbitro Rocchi - 7: Nei primi minuti lascia molto giocare perdonando prima Menez e poi Grygera: da quel momento alterna pacche sulle spalle a cartellini gialli, dosando il tutto sapientemente con grande equilibrio. Bravo.
IN - La pausa per la Nazionale - Si spera che in 2 settimane si possano fare progressi importanti nel recupero dei troppi occupanti dell'infermeria di Trigoria.
OUT - Gli "olè" bianconeri - In casa, all'Olimpico, non si possono sentire gli "olè" dei tifosi avversari a 20 minuti dalla fine del match. E' avvilente.