Hanno abusato di lei in cinque per punirla di aver interrotto la relazione
A lungo ha taciuto terrorizzata dalla minacce. Poi un'amica l'ha convinta a parlare
Taranto, violentata dal branco con la complicità dell'ex fidanzato
TARANTO - Nel branco che l'ha violentata c'era anche l'ex fidanzato: voleva punirla d'averlo lasciato. Ha chiamato i suoi tre fratelli e un amico; l'hanno stuprata in cinque, in un casolare alla periferia di San Giorgio Jonico, in provincia di Taranto. Lei è una contadina di trent'anni. L'hanno trascinata via mentre stava andando a lavorare nei campi. Per cinque mesi ha taciuto, terrorizzata dalle minacce di quei bruti. Ma ieri ha confidato il suo dolore ai carabinieri e con l'accusa di sequestro di persona e violenza sessuale, tutti e cinque i suoi aguzzini sono finiti in carcere.
E' stata un'amica a convincere la vittima che era giusto denunciare la violenza: tacere sarebbe stato come essere violentata una volta ancora. Ma lei aveva paura: l'ex fidanzato e i suoi compari l'avevano minacciata e le avevano anche incendiato l'auto per rendere più credibile le intimidazioni.
Si è sfogata solo oggi, cinque mesi dopo la violenza: ha fatto nomi e cognomi, indicato il luogo della violenza e raccontato ogni momento di quel drammatico 4 maggio: "Mi hanno costretta a salire su un'auto e mi hanno portata in un casolare. Mi hanno immobilizzata e passata di mano in mano. Mi dissero che sarei morta se avessi parlato".
Gli arrestati sono braccianti agricoli di un'età compresa tra i 24 e i 36 anni. Due di loro erano stati arrestati nel 1998 con l'accusa di aver violentato un ragazzo di 21 anni affetto da deficit mentale. Abusarono di lui sul terrazzino di un'abitazione; per quei fatti, la vittima arrivò ad un passo dal suicidio. All'epoca dei fatti, Giampiero, che ha già scontato una condanna definitiva, era ancora minorenne.