Interesse personale
Purtroppo questo è un paese schiavo della chiesa cattolica, ed ha la classe politica che si merita.
In Italia è
normale essere cattolici ed imporre il proprio verbo a chi dissente, con le buone o con le cattive.
E chi continua a dissentire è terrorista o comunista (o magari entrambe le cose).
Niente di nuovo sotto il sole.
La potenza mediatica del Vaticano l'abbiamo notata tutta in occasione del referendum di alcuni mesi fa sulla procreazione assistita, in cui l'utilizzo di cellule staminali a scopi terapeutici veniva accostato ad un omicidio senza che nessuno sbottasse a ridere. Ma da ridere c'era comunque ben poco: l'unico risultato ottenuto dal fallimento di quel referendum è stato mettere i bastoni tra le ruote alla Ricerca, ed obbligare le coppie che non possono avere figli a viaggi della speranza in paesi più civili del nostro che, immuni a favole e superstizioni, fanno leggi in base alla reale utilità sociale delle stesse anziché alla volontà di una (pur nutrita) casta di integralisti religiosi. Se poi la malcapitata coppia non ha i soldi per partire, poco male: Dio e lo stato (Vaticano) hanno già deciso per loro.
Il problema vero è che la percentuale ridicola raggiunta da quel referendum dà la misura del senso di responsabilità e dell'intelligenza dell'italiano medio, cioè vicini allo zero! E questo è il punto: la chiesa, dal dopoguerra ad oggi, ha perso solo 2 battaglie, divorzio e aborto. Cioè ha perso solo quando ha tirato in ballo argomenti che interessavano tutti nella pratica! Perché tutti o quasi si sposano o pensano di farlo, e tutti o quasi si rendono conto che una gravidanza sbagliata e/o pericolosa può capitare a chiunque. In questi caso tutti questi buoni cristiani non hanno pensato a cosa diceva il papa di turno, ma (toccati nell'intimo delle proprie Libertà) hanno pensato con la propria testa votando per la cosa più logica.
Il nodo di tutto è proprio questo, e si chiama
interesse personale: la gente si muove solo quando si sente parte in causa, mentre quando gli argomenti sono di difficile comprensione o apparentemente meno centrali, si accontenta di mettersi in disparte convinta che il problema non la riguardi.
Per l'eutanasia il discorso è simile: da una parte ci sono i coglioni che credono davvero a queste stronzate e sono probabilmente gli stessi che a suo tempo hanno votato (o l'avrebbero fatto) contro il divorzio e contro l'aborto, e che al referendum sulle staminali sono rimasti a casa perché il papa dice che la cellula embrionale vive mangia e caca; da un'altra ci sono gli ignoranti che si nutrono esclusivamente di ciò che gli passa il tubo catodino (ma spesso finiscono magicamente risucchiati ed omologati alla prima categoria, i coglioni); e dall'altra ci sono i miopi che, pur comprendendo le ragioni dei sostenitori del libero arbitrio, si lavano le mani convinti (per quale motivo poi?) che certe cose a loro e ai loro cari non accadranno. E questa gente non è certo una minoranza, ma la stragrande maggioranza degli italiani, che evidentemente giudica di poco conto tali questoni, e continua a votare i partiti (che tanto sono sempre gli stessi, e sempre i più forti) che su certe ipocrite prese di posizione ci lucrano.
Tornando a Welby, secondo la risibile superstizione dalla quale anche i giudici della corte di cassazione si sono lasciati legare le mani, quest'uomo probabilmente ha sofferto perché questo è il destino che Dio gli ha riservato. E non è possibile interrompere le sue sofferenze fino a che Dio da lassù non decida di staccare la spina.
Ma c'è poco da fare, gli italiani, in fondo, sono fatti così... sono come i bambini: si arrabbiano per 5 minuti, ma poi gli basta una favoletta e vanno a dormire tranquilli e con la coscienza pulita.
[Modificato da .pazuzu. 22/12/2006 23.03]