Welby

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
massicarrie
00venerdì 22 dicembre 2006 11:49

E’ morto Piergiorgio Welby: grazie Piero per il tuo coraggio, la tua forza la tua determinazione politica.
Dal blog di Giuseppe Candido (1) - Giovedì, 21 Dicembre 2006 - 11:20pm

21.12.2006. Nella serata di Mercoledì 20 dicembre, alle ore 23.20 circa, Piergiorgio Welby, leader politico radicale e co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni, è venuto a mancare ottenendo che venisse interrotto il trattamento della ventilazione polmonare assistita, quello che ormai lui considerava una tortura non più sopportabile.
La notizia della morte di Welby è stata resa nota alle ore 7.00, circa, da Marco Pannella, ai microfoni di Radio Radicale durante la trasmissione “Stampa e Regime” condotta da Massimo Bordin e successivamente, meglio specificata durante una conferenza stampa dell’Associazione Luca Coscioni tenuta - alle 11.15 - dall’On. Marco Cappato (segretario dell’Associazione Coscioni) e a cui hanno partecipato il dottor. M. Ricci (membro di Consulta di bioetica onlus), medico anestesista che ha dato corso alla richiesta di Piergiorgio, assieme a Carla Welby (sorella di Piergiorgio), Rita Bernardini (Segret. Radicali Italiani), Emma Bonino, Maria Antonietta Coscioni e l’On. Marco Pannella.


Parlavo con Marco qualche giorno fa dell'inqualificabile comportamento del mondo politico (a dir poco surreali le affermazioni di Buttiglione che Marco mi ha riferito) circa il caso di Piergiorgio Welby, un uomo cosciente, consapevole del proprio stato, costretto a vivere, in maniera assolutamente indegna, da terapie che rifiutava e che non poteva fisicamente impedire, diritto che è riconosciuto a tutti noi! Infatti, come ha affermato molto professionalmente e fuori dala logica del circo mediatico (e politico) il rianimatore che ha sospeso la terapia a Welby, quest'ultimo era un paziente vigile ed in grado di comprendere la situazione e l'esito di eventuali decisioni ed ha espresso chiaramente il rifiuto alla terapia somministratagli, compreso il supporto ventilatorio. Non una richiesta di eutanasia che è una partica attiva e ben diversa.


Dure reazioni alla notizia della morte per eutanasia di Piergiorgio Welby. Secondo Luca Volonté, esponente dell'Udc, Mario Riccio, il medico che ha staccato la spina, dovrebbe essere arrestato. L'ex presidente della Repubblica Cossiga legge diversamente il gesto di Riccio: "E' certo un caso di eutanasia che, pero', non credo avrà un seguito penale. La morte di Welby pone un sigillo drammatico alla tragedia di una vita dolorosissima".



Credo che questi signori si dimentichino troppo spesso delle parole dette dal "loro" Gesù Cristo e si sentano continuamente in dovere di dirci cosa è bene e cosa è male in base ad una loro personalissima scala di valori. Da infermiere spesso vengo giudicato (a volte arbitrariamente, a volte no) per le mie azioni, mi sento dire spesso che prima di agire dovrei immedesimarmi nel paziente, soffrire con lui e con i suoi cari. Sono d'accordo. Trovarsi dall'altra parte è di vitale importanza pedagogica per noi infermieri. Il mio, tutto sommato, è un lavoro difficile...duro, difficile, vitale quello del politico. Non credo che questi signori conoscano l'empatia, se non davanti ad una telecamera di un programma nazionale ad alta audience...a queste brave persone che sono arrivate a definire opportunista un tetraplegico che invocava aiuto, auguro il destino di Welby o, in alternativa, un figlio omosessuale ed uno tossicodipendente. A puro scopo pedagocico...e non sono assolutamente ironico. [SM=g27813]
.pazuzu.
00venerdì 22 dicembre 2006 22:50
Interesse personale
Purtroppo questo è un paese schiavo della chiesa cattolica, ed ha la classe politica che si merita.
In Italia è normale essere cattolici ed imporre il proprio verbo a chi dissente, con le buone o con le cattive.
E chi continua a dissentire è terrorista o comunista (o magari entrambe le cose).
Niente di nuovo sotto il sole.
La potenza mediatica del Vaticano l'abbiamo notata tutta in occasione del referendum di alcuni mesi fa sulla procreazione assistita, in cui l'utilizzo di cellule staminali a scopi terapeutici veniva accostato ad un omicidio senza che nessuno sbottasse a ridere. Ma da ridere c'era comunque ben poco: l'unico risultato ottenuto dal fallimento di quel referendum è stato mettere i bastoni tra le ruote alla Ricerca, ed obbligare le coppie che non possono avere figli a viaggi della speranza in paesi più civili del nostro che, immuni a favole e superstizioni, fanno leggi in base alla reale utilità sociale delle stesse anziché alla volontà di una (pur nutrita) casta di integralisti religiosi. Se poi la malcapitata coppia non ha i soldi per partire, poco male: Dio e lo stato (Vaticano) hanno già deciso per loro.
Il problema vero è che la percentuale ridicola raggiunta da quel referendum dà la misura del senso di responsabilità e dell'intelligenza dell'italiano medio, cioè vicini allo zero! E questo è il punto: la chiesa, dal dopoguerra ad oggi, ha perso solo 2 battaglie, divorzio e aborto. Cioè ha perso solo quando ha tirato in ballo argomenti che interessavano tutti nella pratica! Perché tutti o quasi si sposano o pensano di farlo, e tutti o quasi si rendono conto che una gravidanza sbagliata e/o pericolosa può capitare a chiunque. In questi caso tutti questi buoni cristiani non hanno pensato a cosa diceva il papa di turno, ma (toccati nell'intimo delle proprie Libertà) hanno pensato con la propria testa votando per la cosa più logica.
Il nodo di tutto è proprio questo, e si chiama interesse personale: la gente si muove solo quando si sente parte in causa, mentre quando gli argomenti sono di difficile comprensione o apparentemente meno centrali, si accontenta di mettersi in disparte convinta che il problema non la riguardi.
Per l'eutanasia il discorso è simile: da una parte ci sono i coglioni che credono davvero a queste stronzate e sono probabilmente gli stessi che a suo tempo hanno votato (o l'avrebbero fatto) contro il divorzio e contro l'aborto, e che al referendum sulle staminali sono rimasti a casa perché il papa dice che la cellula embrionale vive mangia e caca; da un'altra ci sono gli ignoranti che si nutrono esclusivamente di ciò che gli passa il tubo catodino (ma spesso finiscono magicamente risucchiati ed omologati alla prima categoria, i coglioni); e dall'altra ci sono i miopi che, pur comprendendo le ragioni dei sostenitori del libero arbitrio, si lavano le mani convinti (per quale motivo poi?) che certe cose a loro e ai loro cari non accadranno. E questa gente non è certo una minoranza, ma la stragrande maggioranza degli italiani, che evidentemente giudica di poco conto tali questoni, e continua a votare i partiti (che tanto sono sempre gli stessi, e sempre i più forti) che su certe ipocrite prese di posizione ci lucrano.
Tornando a Welby, secondo la risibile superstizione dalla quale anche i giudici della corte di cassazione si sono lasciati legare le mani, quest'uomo probabilmente ha sofferto perché questo è il destino che Dio gli ha riservato. E non è possibile interrompere le sue sofferenze fino a che Dio da lassù non decida di staccare la spina.
Ma c'è poco da fare, gli italiani, in fondo, sono fatti così... sono come i bambini: si arrabbiano per 5 minuti, ma poi gli basta una favoletta e vanno a dormire tranquilli e con la coscienza pulita.

[Modificato da .pazuzu. 22/12/2006 23.03]

@pirpiruli@
00sabato 23 dicembre 2006 09:07
non ho nemmeno letto i vostri topic.
é una decisione intima e personale, tale doveva rimanere.
Non amo le piazzate mediatiche tipiche dei Radicali.
massicarrie
00sabato 23 dicembre 2006 10:40
Re: non ho nemmeno letto i vostri topic.

Scritto da: @pirpiruli@ 23/12/2006 9.07
é una decisione intima e personale, tale doveva rimanere.
Non amo le piazzate mediatiche tipiche dei Radicali.




Intima e personale infatti...ma tale non poteva rimanere perchè non gli permettevano di interrompere le cure (ripeto, un suo diritto, esercitato quotidianamente da milioni di persone), a meno che un anestesiasta non se ne facesse carico assumendosene i rischi (cosa che, ahimè, è comunque successa). Non piacciono nemmeno a me le piazzate, le ipocrisie e i carrozzoni mediatici, semplicemente provo stima per quell'uomo e per quel medico.
.pazuzu.
00sabato 23 dicembre 2006 20:19
Re: non ho nemmeno letto i vostri topic.

Scritto da: @pirpiruli@ 23/12/2006 9.07
é una decisione intima e personale, tale doveva rimanere.
Non amo le piazzate mediatiche tipiche dei Radicali.


Se ti fa piacere saperlo, è su per giù lo stesso concetto espresso da Buttiglione un paio di settimane fa a "primo Piano".
giovannidm
00domenica 24 dicembre 2006 10:31
Ma e' vero che la Chiesa non gli fara' fare il funerale cristiano
perche' lo considerano suicidio...tristezza.... [SM=g27813]
.pazuzu.
00domenica 24 dicembre 2006 15:48
Re:

Scritto da: giovannidm 24/12/2006 10.31
Ma e' vero che la Chiesa non gli fara' fare il funerale cristiano
perche' lo considerano suicidio...tristezza.... [SM=g27813]


Infatti.
Non hanno rispetto nemmeno per i morti.
giovannidm
00mercoledì 27 dicembre 2006 13:11
Re: Re:

Scritto da: .pazuzu. 24/12/2006 15.48

Infatti.
Non hanno rispetto nemmeno per i morti.



Piu' che altro per la famiglia...loro ci tenevano...
.pazuzu.
00lunedì 23 luglio 2007 20:32
Welby: prosciolto Riccio, il medico che staccò la spina


L'anestesista Mario Riccio che interruppe la ventilazione meccanica aiutando Piergiorgio Welby a morire è stato prosciolto dall'accusa di "omicidio del consenziente". La decisione è del gup di Roma Zaira Secchi. Piergiorgio Welby aveva tutto il diritto di chiedere l'interruzione della ventilazione artificiale che lo teneva in vita e il medico anestesista Mario Riccio, che lo sedò per poi staccare il respiratore meccanico, aveva il dovere di assecondare la volontà del malato.

Con questa motivazione, il gup Secchi ha ordinato il «non luogo a procedere» nei confronti di Riccio, indagato per 'omicidio del consenzientè perchè il fatto non costituisce reato ai sensi dell'articolo 51 del codice penale sull'adempimento di un dovere. Soddisfatta della sentenza Mina Welby che in udienza ha raccontato la storia di suo marito.

Piergiorgio Welby, affetto da una grave forma di distrofia muscolare, morì a Roma nel dicembre scorso. E l'8 giugno il gup di Roma Renato Laviola respinse la richiesta di archiviazione della posizione di Riccio, chiedendo alla procura di Roma di formulare un "capo di imputazione coatto" e chiedere il rinvio a giudizio del medico per il reato di "omicidio del consenziente". Il procuratore Giovanni Ferrara ed il sostituto Gustavo De Marinis, titolari dell'inchiesta, preannunciarono che, in sede di esame della richiesta di rinvio a giudizio, la loro posizione sarebbe stata la stessa. Oggi, infatti, il pm Francesca Loy ha sostenuto davanti al gup che con l'interruzione della ventilazione meccanica a Piergiorgio Welby praticata da Riccio è stato attuato un diritto del paziente che «trova la sua fonte nella Costituzione e in disposizioni internazionali recepite dall'ordinamento italiano e ribadito in fonte di grado secondario dal codice di deontologia medica», sollecitando il proscioglimento dell'indagato.

«Era un dovere di Riccio - ha detto a conclusione dell'udienza l'avvocato Giuseppe Rossodivita, difensore dell'anestesista - staccare il respiratore perchè così aveva chiesto il paziente. È una sentenza molto importante che riconosce il diritto del malato di rifiutare la terapia o la prosecuzione di terapie non volute».
.pazuzu.
00lunedì 23 luglio 2007 20:42
Sembra una decisione da paese civile... Com'è possibile?
massicarrie
00lunedì 23 luglio 2007 22:32
L'ordine dei medici aveva già "prosciolto" l'anestesista. Sono contento che l'abbia fatto anche la giustizia ordinaria.
C'è molta confusione e molta speculazione ideologica su questi temi.
Da parte mia finora ho ottenuto solo scontri molto duri (anche con persone che mi conoscono molto bene e sanno come la penso) e non capisco perchè! Sono consapevole della posizione del medico che non può essere ridotto a mero esecutore di ordini, della sua eventuale lotta interiore...ma qui non si parlava di eutanasia ma di riconoscere "il diritto del malato di rifiutare la terapia o la prosecuzione di terapie non volute". Il che non significha applicare nessuna coercizione al medico, né togliergli la propria dignità professionale. [SM=g27834]
bigmatcher
00martedì 24 luglio 2007 10:01
Per pudore e rispetto non entro in questa storia che reputo più grande di me.



NB: Mi limito solo a correggere il titolo del topic da Werlby a Welby [SM=g27829]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 13:26.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com