SudTirol - Cesena: 1-1

Giornata di conferenza stampa all'Orogel Stadium Dino Manuzzi, con William Viali che ha presentato la sfida che attende domani i bianconeri. “E' difficile dire cosa possiamo aspettarci dal Sudtirol - ha esordito il tecnico. All'andata loro hanno sofferto molto, quindi potrebbero cambiare qualcosa. In settimana abbiamo rivisto quella gara insieme a quella con l'Imolese e vi dico che la differenza tra le due non è così ampia dal punto di vista tattico. Quello che è stato nettamente diverso è la sfrontatezza, la voglia di determinare: domenica abbiamo fatto bene a livello concettuale, ma ci siamo limitati al compitino. Serviva la giocata in una partita del genere, invece nella gara di andata col Sudtirol tutti gli undici hanno provato a determinare facendo regia, puntando l'avversario. In settimana quindi ho battuto su questo concetto”.

Il tecnico è tornato poi sull'atteggiamento richiesto alla squadra, che dovrà ancora avere la forza di sorprendere: “Noi vogliamo ancora meravigliare e non dobbiamo avere paura di sbagliare: preferisco non vincere una partita perché ho sbagliato tanto, ma avendo coraggio, piuttosto che perdere perché facciamo il compitino e nessuno fa qualcosa in più. lo credo che nella partita di andata col Sudtirol la squadra avesse la testa più libera, ma non dimentichiamo che anche nel girone di ritorno abbiamo fatto alcune ottime prestazioni come contro il Modena e la Feralpisalò. La squadra ha sempre avuto coraggio e la nostra arma in più è sempre stata la sana follia, che ci ha portato a fare grandi cose ed è importante continuare ad avere questa mentalità: nessuno ci ha chiesto di vincere il campionato e questa è stata la nostra forza. Ora non dobbiamo farci venire le paranoie: voglio una squadra che continui ad avere la mentalità del resto della stagione. Pretendo di vedere una squadra con grande coraggio e voglia di determinare. Rispetto alla scorsa settimana non ci sarà l'assillo dell'obiettivo quinto posto, ma non possiamo permetterci che questa cosa ci limiti, perché ai playoff ogni partita determinerà il futuro”.

Una sfida difficile, quella che attende il Cesena, ma con i protagonisti che, a parere di Viali, giocheranno con un obiettivo chiaro: “Domani ci saranno in campo due squadre che vogliono vincere la partita: il Sudtirol spera ancora nel primo posto, quindi sarà una gara aperta. Incontriamo quella che secondo me è la squadra più completa: hanno fisico, velocità, tecnica. Sotto l'aspetto dell'armonia del gruppo sono quelli con il miglior mix di caratteristiche. Loro non hanno un vero e proprio centravanti, ma hanno tante qualità diverse: sviluppano un calcio totale e sono molto forti sui calci piazzati, quindi non mi meraviglia che riescano a fare così bene”.

Out lo squalificato Longo, oltre agli infortunati Ardizzone, Borello, Ciofi, Capanni e Maddaloni, sono ventuno i bianconeri che, al termine della rifinitura svolta questa mattina all'Orogel Stadium, mister Viali ha convocato per la gara con il Sudtirol in programma domani (ore 20.30) con diretta streaming su Eleven Sports e in pay-per-view sul canale 253 di Sky. Ecco il dettaglio:

PORTIERI: 22 Benedettini, 36 Fabbri, 33 Nardi

DIFENSORI: 16 Favale, 27 Gonnelli, 34 Lepri, 13 Ricci, 24, Tonetto, 6 Zappella

CENTROCAMPISTI: 32 Capellini, 18 Collocolo, 4 Di Gennaro, 17 Petermann, 5 Steffè

ATTACCANTI: 20 Bortolussi, 9 Caturano, 11 Munari, 19 Nanni, 10 Russini, 26 Sorrentino, 7 Zecca

Durante la conferenza stampa di presentazione del match contro il Sudtirol, William Viali ha raccontato cosa ha lasciato la partita persa contro l'Imolese. “Quella di domenica è stata una delle sconfitte che abbiamo subito di più, io compreso. Ci ha dato davvero troppo fastidio perché era un'occasione importante e perché non meritavamo di perdere. Martedì eravamo ancora poco sereni, poi ci siamo confrontati e l'abbiamo riguardata analizzando il perché delle varie situazioni, dopo di che la settimana è filata liscia e sono contento di come abbiamo preparato la partita di domani”.

E proprio in relazione alle difficoltà mostrate dal Cesena in gare di questo tipo, Viali ha affrontato il discorso relativo a possibili cambi di atteggiamento: "Le partite contro difese chiuse? Stiamo studiando qualcosa rispetto alle nostre difficoltà, sicuramente dobbiamo considerare situazioni diverse. Come si cambiano partite del genere? Nel girone di andata lo facevamo con i giocatori da uno contro uno ma in questo momento siamo limitati dagli infortuni. Diventa difficile cambiare la partita quando ci mancano gli esterni che saltano l'uomo: se Russini cala un attimo non ho ricambi, quindi dobbiamo trovare soluzioni diverse. Ai playoff però non mi aspetto di trovare partite simili a quelle contro l'Imolese, perché ci sono quasi sempre squadre di alta classifica e culturalmente abituate a giocarsi le partite in un certo modo. Poi è chiaro che quando il risultato sarà acquisito cambieranno anche gli atteggiamenti: io ho giocato sia i playout che i playoff e vi dico che sono gare simili. L'equilibrio dura un'ora, poi quando una delle due squadre sta perdendo saltano un po' tutti gli schemi e si arriva in una situazione in cui può accadere di tutto”.

Viali ha poi fatto un'analisi relativa allo stato di salute della squadra, che dovrà ancora fare a meno di diversi elementi nella partita di domani: “Ciofi sta recuperando molto bene e martedì sarà col gruppo, probabilmente anche Ardizzone si avvincerà al lavoro con noi la prossima settimana. Capanni e Borello invece stanno ancora lavorando a parte”.

Ultime battute sul rendimento nel girone di ritorno di Bortolussi e sulla sua convivenza con un partner d'attacco: “Mi sono studiato tutti i dati: Mattia ha segnato otto gol da prima punta e sei con un altro attaccante, ma ha giocato il 70% delle partite come centravanti. A livello statistico, quindi, siamo a livelli quasi identici: io resto convinto che Bortolussi renda meglio con un altro attaccante vicino. Mi è capitato in molte partite di inserire una spalla in modo da dargli un appoggio e aiutarlo. Ma l'analisi perfetta è quella relativa alle condizioni: Mattia nel girone di andata stava molto meglio dal punto di vista fisico, non solo lui ma anche tutto il resto della squadra: è chiaro che questo fa la differenza. Far reparto da solo non è comunque la sua caratteristica principale, senza contare che nel girone di andata le squadre ci davano molto più spazio e Bortolussi è un giocatore che si esalta negli spazi”.

Il Cesena si appresta ad affrontare domani sera il SüdTirol (diretta scritta su TuttoCesena a partire dalle 20.15) che erroneamente, ma sempre più frequente, è descritta come “sorpresa” o “favola” del girone B. Niente di più sbagliato: dietro all’organizzazione della formazione bolzanina c’è tanto lavoro e programmazione, per cui solo i più disattenti osservatori possono parlare di sorpresa. Per far conoscere questa realtà abbiamo incontrato Dietmar Pfeifer, amministratore delegato dell’FC SüdTirol.

Herr Pfeifer, qual è il segreto della lotta d’alta classifica del Südtirol”

Da tanti anni abbiamo le stesse persone ai vertici della società e per programmare serve tempo. Una società non si costruisce in uno o due anni ma in decenni. In fondo una società di calcio è un’azienda normalissima: non può funzionare se si cambiano i vertici non pùo funzionare

Pur essendo una società di diritto italiano, avete un’organizzazione che richiama il modello tedesco di associazionismo. Ci può illustrare meglio la vostra struttura?

Abbiamo due soggetti principali: una Srl che in ogni momento può diventare una Spa e un’associazione, L’Associazione FC SüdTirol. La Srl è composta da 32 soci, nessuno dei quali però ha più del 50% da solo delle quote. Questo aspetto è quello che ci dà stabilità, equilibrio, perché non c’è un singolo socio in grado di decidere per tutti. I soci nominano poi un Consiglio di Amministrazione il quale dà le deleghe per gli aspetti gestionali.

Quindi non avete nessun uomo solo al comando…

Esatto, non c’è il classico presidente mecenate che butta i soldi e poi si mette in mezzo a decisioni tecniche senza avere le competenze. Le deleghe del CdA sono affidate a professionisti con le giuste competenze, poi naturalmente di anno in anno il Consiglio effettua le proprie valutazioni circa il loro operato.

E l’associazione?

Uno dei 32 soci è l’AFC Südtirol, associazione attualmente composta da 750 soci. È l’organismo che si occupa fondamentalmente del settore giovanile, dei corsi di formazione, dei campi estivi e di tanti altri progetti. Qualsiasi appassionato può diventarne socio con una quota di circa 50 euro all’anno.

È in pratica modello tedesco…

Esatto, solo che anziché contare il per il 50%+1 qual l’associazionismo vale per il 3,6%. Però è comunque una componente importante per far sentire tutti parti del progetto. L’associazione esprime un componente in Cda che è il loro portavoce.

Non pensa che sia necessario estendere la regola del 50%+1 anche in Italia?

Per me quella quota è esagerata e potrebbe limitare eventuali investitori seri intenzionati ad aiutare il club. Penso al Bayer Monaco dove Adidas, Allianz e Audi possiedono complessivamente circa il 24% delle quote e il resto è in mano ai 300mila soci: non vedrei grandi problemi se questa percentuale fosse aumentata ed entrassero altri grossi investitori. Il vero problema si ha quando una sola azienda possiede da sola più del 50% del club e può prendere decisioni che vanno contro gli interessi stessi della squadra.

A proposito di bilanci: come funziona in casa SüdTirol?

Noi abbiamo bilanci in pareggio, senza un euro di debito. Spendiamo solo quello che abbiamo, senza ricorrere a mutui o prestiti dalle banche per investimenti nel settore sportivo. I mutui sono ammessi solo per investimenti nelle infrastrutture.

Una bella differenza con la maggioranza dei club italiani…

In Italia il problema vero è che puoi fare quanti debiti vuoi e poi, in caso di fallimento, riparti dalla D e questo è inaccettabile: si dovrebbe ripartire dalla terza categoria. Io come Südtirol potrei iniziare a spendere soldi che non ho per andare in B, diciamo 5 milioni in più all’anno per 5 anni: se poi manco l’obiettivo in una notte cancello 25 milioni di debiti e riparto, vincendola, dalla Serie D. Così però si falsificano i campionati, perché appunto uso soldi che non ho per pagare i giocatori. Poi col fallimento lascio danni enormi: giocatori, fornitori, erario, tutti non pagati. Ma alla fine se vinco la D perdo solo un anno.

Una storia purtroppo ben nota anche a Cesena…

Guardiamo alle tre squadre che sono state promosse in serie B la scorsa stagione: Reggina, Monza, Vicenza e Reggiana. Tutte squadre recentemente fallite che non sarebbero dovute essere in C poiché sarebbero dovute ripartire dal più in basso. Invece l’unico scotto che devono pagare è l’anno perso in serie D, poi tutto riparte normalmente.
tuttocesena.it

intervista che dovrebbe far riflettere un pò tutti

dovrebbe ho scritto bene...

Il Martorano, prima del fallimento dell'A.C. Cesena non HA mai fatto la C.

didogia, 25/04/2021 12:21:

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intervista che dovrebbe far riflettere un pò tutti

dovrebbe ho scritto bene...

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benissimo...

Primo incrocio assoluto in Alto Adige, gara da ex per William Viali e c’è un cesenate tra i biancorossi. Ecco, a cura di Football Data, le curiosità di Sudtirol-Cesena.

Primo precedente ufficiale tra le due squadre in Alto Adige: la partita dello scorso anno programmata l’8 marzo 2020 non fu disputata, per la sospensione del campionato a causa della pandemi

I biancorossi di mister Vecchi sono a porta chiusa, al “Druso”, da 457’: ultima rete subita da Felipe Curcio al 83’ di Sudtirol-Padova 1-1 del 21 febbraio scorso, da cui si contano i restanti 7’ contro i biancoscudati veneti e le 5 intere gare successive, vinte su Fano (3-0), Imolese (4-0), Modena (2-0), Arezzo (1-0) e Virtus Verona (2-0)

Sono solo 2 le occasioni in cui il Sudtirol ha giocato in inferiorità numerica in questa stagione nel girone B, primato fair-play del girone B, condiviso con Perugia e Triestina

Il cesenate Alessandro Fabbri è alla presenza numero 200 in carriera: finora ne ha sommate 186 in Lega Pro, 9 in Coppa Italia e 4 in altri tornei post-season. Ha vestito le maglie di Santarcangelo, Mestre e Sudtirol, con esordio assoluto in II Divisione il 4 settembre 2011, Pro Patria-Santarcangelo 0-

William Viali è l’ex di giornata: ha allenato il Sudtirol Alto Adige dal luglio 2016 al marzo 2017, collezionando 32 panchine: lo score parla di 8 vittorie, 11 pareggi e 13 sconfitte

Questa mattina il direttore sportivo Moreno Zebi è intervenuto in collegamento telefonico con Radio Sportiva, a poche ore dalla sfida con il Sudtirol. “Mi immedesimo nei nostri avversari - ha detto presentando la sfida - e credo che perdendo contro la Triestina lunedì scorso abbiano fallito l’opportunità di giocarsi da primi in classifica gli ultimi due turni di campionato. Un contraccolpo potrebbe esserci ma la matematica non ha emesso ancora i suoi verdetti e pertanto credo che il Sudtirol voglia fare una partita importante da squadra strutturata e forte qual è, anche perchè può in ogni caso arrivare seconda e questo consentirebbe di giocare i play off da una posizione di vantaggio”. Venendo all’obiettivo con cui il Cesena approccia gli ultimi 180’, Zebi è chiaro: “Abbiamo l’obbligo di interpretare ogni partita al meglio delle nostre possibilità perché, al di là del piazzamento, quella che conta è l’inerzia con cui si arriva ai play off: abbiamo pertanto tutto l’interesse a fare anche noi una gara importante perché chiudere bene la stagione regolare ci permetterebbe di preparare al meglio gli spareggi”.

Il ds ha tracciato anche un bilancio seppur parziale della stagione: “Volevamo fare un campionato migliorativo rispetto al precedente e l’obiettivo è stato ampiamente centrato. Il girone d’andata è stato estremamente positivo se pensiamo che, proprio vincendo la gara d’andata con il Sudtirol, saremmo stati primi per una notte. Poi abbiamo dovuto fare i conti con una serie di situazioni limitanti, tra il Covid e le undici partite giocate in trentuno giorni, che abbiamo pagato in termini di classifica. Ma il lavoro della società del mister e dei ragazzi è stato eccezionale e credo vada riconosciuto”.

dimenticare subito l'incubo triestino, commentatore dichiaratamente di casa.

Südtirol (4-3-1-2): Poluzzi; Morelli, Polàk, Curto, Fabbri; Karic, Greco, Beccaro; Casiraghi; Voltan, Fischnaller. A disp.: Pircher, Theiner, Vinetot, Gatto, Odogwu, Fink, Rover, Tait, Malomo, Magnaghi, Marchi. All.: Vecchi

CESENA (4-3-3): Nardi; Zappella, Gonnelli, Ricci, Favale; Di Gennaro, Petermann, Steffè; Zecca, Caturano, Bortolussi. A disp.: Benedettini, Fabbri, Lepri, Tonetto, Munari, Collocolo, Capellini, Nanni, Russini, Sorrentino. All.: Viali

ARBITRO: Valerio Maranesi di Ciampino. ASSISTENTI: Vincenzo Adriano Catucci di Pesaro e Francesco Cortese di Palermo. QUARTO UFFICIALE: Enrico Maggio di Lodi.

NOTE:

1' pt Comincia ora la partita. Südtirol-Cesena 0-0

Ed è così che ci ritroviamo già alla penultima partita di campionato prima della volata playoff. L'impegno di stasera è piuttosto proibitivo, dato che sarà "in casa del mostro a 71 code" Südtirol, reduce da una sconfitta contro la Triestina per 3-2, ma comunque definita dallo stesso Viali ieri in conferenza stampa come la squadra più completa del campionato, e che deve giocarsi a tutti i costi queste ultime due carte per centrare la storica promozione diretta in Serie B. Il Cesena proviene da un brutto k.o. casalingo contro l'Imolese, squadra ristagnante da parecchi mesi nella bassa classifica, ma come spesso gli uomini di Viali ci hanno abituato, l'impresa è sempre dietro all'angolo, e il risultato di oggi sarà più che mai un'incognita. Che si aprano le danze.

JaLucchi, 21/04/2021 08:13:

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mi è già salita la scaglia e siamo solo a mercoledì.

IO VOGLIO VINCERE!

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Anche durante la partita, niente scaglia. Prestamene un po’. Sono il riflesso della nostra squadra, cioè smaronato.

giochiamo bene

ronefor, 25/04/2021 20:54:

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giochiamo bene

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Di Gennaro gioca bene.

Peccato che predica nel deserto. Guarda Caturano come butta via un assist d’oro

Gol Bolzano.

Si strozzasse con quel fischietto

rigore assurdo

rigore per noi
Di Gennaro goal

Fatelo tirare a Caturano mi raccomando

1-1 su rigore compensativo, ma va bene lo stesso