PORTIERI
Curci:
5 - Sempre più panchinaro, ne gioca poche (per fortuna) senza mai riuscire a guadagnarsi la fiducia della propria difesa. Probabilmente anche gli estimatori della prima ora (quelli che gridavano al miracolo per qualche parata in coabitazione col Dio Ano durante la stagione dell'esordio) si saranno ormai ricreduti. Di un'altra categoria. Inferiore...
Doni:
8 - Cresciuto costantemente di anno in anno, vive la sua stagione migliore nella Roma dopo un'altrettanto esaltante Coppa America. Strepitoso tra i pali, deve ancora migliorare qualcosa su uscite e palle inattive. Saracinesca!
DIFENSORI
Antunes:
6,5 - L'under 21 portoghese trova per ora poco spazio ma quando gioca mostra personalità e senso tattico. Da confermare. Promessa!
Cassetti:
7 - Protagonista di una buona stagione, è però tartassato da una serie di infortuni alla spalla sinistra che ne limitano il minutaggio. Spalletti lo sposta in tutti i ruoli di fascia, alti e bassi che siano, lui risponde sempre presente. Versatile.
Cicinho:
7,5 - Poco considerato nella prima parte della stagione, si guadagna gradualmente la fiducia del tecnico e il posto da titolare grazie ad una serie di prestazioni convincenti che spazzano via le leggende circolanti riguardo la sua presunta leggerezza in fase difensiva. Spavaldo!
Ferrari:
4 - Sciagurato come sempre, non dà mai (e dico mai) l'impressione di poter giocare a questi livelli. Sempre in ritardo, sempre falloso, mai decisivo in difesa se non in negativo. Il gol di Tristan in Livorno-Roma (peraltro l'unico in campionato dell'evanescente attaccante), con doppio dribbling al ralenty è il manifesto della sua stagione. E come se non bastasse pretende un trattamento economico da campione, che non è, che non merita, e che nessuno mai gli darà. Birillo!
Juan:
7 - Fisicamente indistruttibile fino allo scorso anno, imbrocca l'annata sfortunata: sempre titolare con risultati eccelsi per quasi metà stagione, è protagonista poi di una serie di piccoli infortuni che lo tengono fuori per quasi tutto il girone di ritorno. Sfortunato!
Mexes:
7 - Inizia in sordina con prestazioni altalenanti, per poi crescere esponenzialmente da gennaio in poi fino al sigillo dello splendido gol all'Inter in finale di Coppa Italia. Esaltante!
Panucci:
7 - Ancora 5 gol in campionato, tutti pesantissimi, in una stagione che sembrava partita in sordina ma che (in concomitanza con gli infortuni di Juan e Ferrari) l'ha visto invece imporsi a sorpresa nel ruolo di centrale difensivo. 35 anni e non sentirli. Sempreverde!
Tonetto:
6,5 - Inizia in fase calante rispetto alla stagione passata e meno brillante sulla corsa. Entra in forma più tardi degli altri, esprimendosi ai suoi livelli soltanto negli ultimi mesi. Affaticato!
CENTROCAMPISTI
Aquilani:
7,5 - L'anno della consacrazione. Inizia col botto con 2 siluri che valgono 6 punti, poi i 2 infortuni. E poi ancora tanto calcio... La traversa del Bernabeu (colta con un bolide da 40 metri) ancora trema. E' lui il futuro (presente) regista avanzato della nazionale italiana. Si spera solo che abbia già pagato tutto il suo dazio alla sfortuna. Poeta.
Brighi:
6 - Deludente nella posizione di trequartista guastatore "alla Perrotta" (non ha il passo), gioca molti scampoli di partite (e poche partite intere) come mediano con risultati accettabili ma nulla più. Buono per la panchina. Sacrificabile.
De Rossi:
8,5 - Insostituibile e infaticabile, gioca come sempre quasi tutte le partite, senza sbagliarne una e senza mostrare mai segno di fatica. Degno erede del Capitano. Classe!
Giuly:
6,5 - Annata difficile da giudicare la sua: comunque positiva, ma l'impressione è che il bicchiere sia mezzo vuoto. Nelle gerarchie del mister, infatti, finisce spesso per finire dietro il pur spento Mancini per questioni meramente fisiche dovute a tenuta e statura. Risulta comunque incisivo con i suoi 8 gol complessivi e la sua capacità di saltare l'uomo e tagliare la difesa avversaria con rapidi inserimenti. Scheggia!
Mancini:
5 - E' il terzo miglior marcatore della squadra, ma non basta. Apre la sua ultima stagione in giallorosso ammettendo di riuscire a giocare come si deve solo una partita su 4. E' la verità, il giocatore è conscio dei propri limiti ma non riesce a superarli. E visto che non è più un ragazzino, probabilmente non lo farà mai. L'impegno non manca, ce la mette davvero tutta, ma dà l'impressione di essere alla ricerca delle giocate perdute. Frustrato.
Perrotta:
6,5 - Un gradino al di sotto della stagione precedente, Perrotta è tra tutti i componenti della rosa quello che più soffre l'assenza di Totti: sembra nato per sfruttare con la corsa i corridoi che il Capitano gli apre, e nelle molte partite in cui questi è mancato per infortunio è sembrato girare a vuoto. Comunque prezioso. Nostalgico!
Pizarro:
7 - Maestro nel gestire il risultato in virtù delle grandi proprietà di palleggio, rende un po' meno quando l'azione impone il passaggio di prima o lo scambio rapido. Disputa forse la sua stagioni migliore in giallorosso. Funambolo!
Taddei:
6 - Di stima. La sua è una stagione travagliata, segnata da una serie interminabile di piccoli infortuni e dalla continua, quanto vana, rincorsa alla forma migliore. Sfortunato.
ATTACCANTI
Esposito:
5 - Arrivato a Roma conscio di dover fare di tutto per guadagnarsi il posto, non riesce a sfruttare le (invero poche) possibilità che mister Spalletti gli offre. Certo è difficile incidere se ci si trova a giocare solo brevi scampoli di partita, ma a lui non riesce proprio mai. L'impressione è che se a Manchester quel tiro al volo fosse entrato anziché uscire di un centimetro la sua stagione sarebbe girata. Ma non è successo, e i molti errori commessi nella sua ultima partita (in coppa contro il Catania) fanno pensare che probabilmente non ci crede più neanche lui. Rassegnato.
Totti:
9 - Era è e sarà il fulcro del gioco della Roma: tutta la squadra gira attorno a lui, unico giocatore al mondo a saper giocare in posizione di centravanti con i movimenti (e soprattutto i piedi) di un trequartista. Segna 14 gol giocando poco più della metà delle gare, frenato da 2 infortuni (per colpa di avversari che non rispettano la distanza in barriera!) e vari acciacchi. Cosa chiedergli di più? Tartassato!
Vucinic:
8 - Schierato principalmente nel ruolo di attaccante laterale (lui centravanti nato) impiega poche partite per adattarvisi e guadagnarsi la fiducia del tecnico e l'amore dei tifosi grazie ad una serie interminabile di giocate fatte di classe pura e cattiveria agonistica, mettendo a tacere i tanti miopi detrattori. Non riscattare l'altra metà del cartellino sarebbe un delitto. Imprendibile!
ALLENATORE
Spalletti:
8 - Il terzo anno al timone dei giallorossi è il suo migliore, quello che porta al record di punti in campionato e alla conquista di 2 trofei. E se la Roma gioca il miglior calcio d'Europa il merito è in gran parte suo (oltre che di quell'unica punta che rende quel 4-5-1 impossibile da riproporre in nessuna altra squadra al mondo). Interessante anche la variante vista nelle ultime gare (senza Totti) con 2 attaccanti larghi e 2 trequartisti pronti ad inserirsi al centro (Perrotta ed AQquilani). Geniaccio!
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